Ho letto: i libri dell’estate

Uno dei lati attraenti dell’estate è che c’è più tempo per leggere. Anche quest’anno ho affrontato i mesi caldi con uno zaino pieno di libri, di carta o elettronici, puntando su titoli piuttosto variegati. Penso di avere scelto bene, sono state tutte letture degne e stimolanti, per cui ho deciso di raccontarle. Per aggiungere un po’ di colore al bianco e nero dei testi, ho accompagnato la recensione di ogni libro con la proposta di una canzone.

Come funziona la musica.

La musica non può essere compresa senza considerare il contesto in cui viene creata e fruita; dall’ambiente fisico in cui viene riprodotta, al business che ci gira intorno, alla parte scenica e scenografica che l’accompagna, e così via. Insieme al turismo la musica è stato un settore colpito dall’avvento del digitale prima e più di altri. E non è finita qui, la lotta tra Spotify e Apple Music è di cronaca in queste settimane, con enormi conseguenze su tutto l’ecosistema musicale. David Byrne, il geniale leader dei Talking Heads, grande esploratore dell’universo artistico anche oltre la musica, ci guida in questo viaggio di scoperta spruzzato di spunti diversi, dalle note biografiche alle riflessioni antropologiche. Avvincente.

Beh, questa era facile!

Théorème vivant

La storia di un anno speso alla ricerca della dimostrazione di un teorema che varrà all’autore la Medaglia Fields, l’Oscar dei matematici. La dimostrazione che la matematica non è per nulla arida; o se non altro non lo sono i matematici. Nonostante le lunghissime formule riportate in molti capitoli la narrazione di Cedric Villani non perde mai di interesse. Matematica, scienza e tecnologia sono cose diverse, ma la “scienza dei numeri” sottende le altre, ambendo con la sua astrazione a divenire il linguaggio universale degli uomini e delle cose. Dopo tutto senza sistema numerico binario l’informatica sarebbe rimasta un di cui. Un grazie all’amico Samot che in un commento a un post precedente mi ha segnalato questo libro interessante, divertente e anche utile per misurare la distanza tra queste menti straordinarie e la propria.

Paul Simon dall’album del rilancio. Quando i numeri diventano seri, vedi la loro forma dappertutto e lasciano un segno sulla tua porta.

The emperor of all maladies: a biography of cancer.

Che idea bizzarra, scrivere una biografia del cancro dalle prime tracce nei geroglifici egiziani alle ultime scoperte della scienza. Ci ha provato l’oncologo americano Siddhartha Mukherjee. La storia del cancro ma anche dei tentativi di cura, a volte miracolosi, a volte inutilmente frenetici. Un libro lungo, ben documentato, chiaro anche nelle parti scientifiche. Quando racconta le storie dei pazienti non cede mai all’emotività e proprio per questo lascia un segno. Per chi vuole guardare in faccia la paura del secolo, il tabu di cui non si può parlare a cena con gli amici.

Che musica accompagnare a un argomento del genere? Quella che accarezza e consola.

Silenzio

La monaca benedettina Anna Maria Canopi mi ha regalato questo breve trattato, profondo e illuminante, sulla fondamentale importanza del silenzio. Che dire? Un libro che parla del silenzio è una contraddizione in termini, ma nella realtà si rivela un regalo. Certo è più facile tacere, fare silenzio fuori e dentro di sé, quando si è in vacanza. In questo settembre di rientro alla vita attiva sto provando a parlare di meno, dentro e fuori; non è facile. Se non siete credenti, leggetelo come esercizio terapeutico contro il chiacchiericcio effimero e insignificante delle reti sociali, per scoprire che tante volte i discorsi sono vuoti e il silenzio è pieno.

Se non avete mai visitato il Lago d’Orta e l’Isola di San Giulio, dove la Canopi ha fondato l’abbazia Mater Ecclesiae, “il vaut le voyage” come dicono le guide turistiche. Io l’ho scoperta grazie a una gara di corsa, la Lago d’Orta Night Run, passandoci a fianco al tramonto sul battello che ci faceva attraversare il lago per condurci sulla linea di partenza. Da brivido. Come la canzone di Battiato sull’oceano del silenzio, senza centro né principio.

Laudato si

Restiamo in zona spirituale. Ma l’enciclica di Papa Francesco è stata scritta anche per i non credenti ed è una lettera densa di spunti di riflessione per chiunque. Centrale nell’enciclica il legame tra ecologia e giustizia nei rapporti di potere, un nesso che non può lasciare indifferenti. Il pianeta si sta effettivamente riscaldando? Questo “riscaldamento globale” è provocato dall’uomo? Sull’argomento se ne dice e se ne sente di ogni tipo. Quello che so io per certo è che quando ero bambino i fiumi puzzavano, le lenzuola stese ad asciugare si riempivano di fuliggine e il mare era pieno di sacchetti di plastica; adesso si va a pesca sul Ticino e il corallo sta tornando nel Mediterraneo. Ho dunque misurato di persona la differenza tra il rischio di un mondo brutto e inospitale e la responsabilità di prendersi cura di un pianeta meraviglioso. Continuo a spegnere le luci di casa che il resto della famiglia continua a lasciare accese e ad adempiere con scrupolo alla raccolta differenziata. Nell’estate calda dei condizionatori accesi sempre e comunque, c’è da riflettere.

Dal concerto No Nukes, il corvo delle catastrofi provocate dall’uomo sulla culla in cui riposa la speranza dell’umanità. Consiglio di accompagnare l’ascolto della versione magistrale di Jackson Browne (accompagnato, va detto, dal violino di David Lindley e dalle armonizzazioni di Graham Nash), con la lettura del testo.

Hygiène de l’assassin

L’ho iniziato da poco ma lo inserisco in questa lista estiva in quanto tecnicamente ho tempo ancora un paio di settimane prima della fine della stagione. L’opera prima di Amélie Nothomb. Il dialogo tra un giornalista e un romanziere moribondo con cui si apre il libro è folgorante. “No signore, gli scrittori sono osceni; se non lo fossero, farebbero il contabile, il conducente del treno, il centralinista, sarebbero rispettabili”. E ancora “Sappiate, signore, che se fossi bello, non vivrei rinchiuso qui. In effetti, se fossi bello, non sarei mai diventato scrittore. Sarei stato un avventuriero, un mercante di schiavi, un barman, un cacciatore di doti”. Estremamente analogico, promettente.

Chiudo con la canzone che è stata davvero la colonna sonora della mia estate. Nel 2013 il leone dei Creedence Clearwater Revival è tornato a ruggire con un album di cover dei propri successi di sempre, accompagnato da ospiti vari. L’album è uscito il giorno del 68imo compleanno di John Fogerty: da non credere che a quell’età uno riesco ancora ad arrivare così dritto al cuore. Peccato per l’assolo di chitarra, il solito funambolismo da “mamma guarda come sono bravo” che sta uccidendo il rock.

2 Replies to “Ho letto: i libri dell’estate”

  1. Il silenzio è sicuramente un bene ampiamente sottovalutato. Il problema è che per avere silenzio bisogna essere soli o, quantomeno, isolarsi dagli altri e non a tutti piace stare soli. Io ne ho bisogno almeno un paio di volte la settimana.

    1. E’ vero, è difficile trovare spazi, il modo in cui è organizzata la “vita moderna” spesso lo rende difficile, così come i merchant cercano di intercettare gli spazi di silenzio per riempirli di mercanzia. Non è filosofia, parlo con cognizione di causa. Tutti i media cercano avidamente spazi non occupati per monopolizzarli.

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