
Tra vita analogica e esistenza digitale
Opinioni, tendenze, notizie su come cambia la vita personale e professionale in questo inizio del terzo millennio. Riflessioni serie, aggiornamenti dal campo, suggerimenti e idee conditi da recensioni di libri, di film e da richiami musicali. Dopo tutto, la vita è una sola.
(all this coming soon = ci sto lavorando)

Il Digiscettico
La nostra vita sta diventando più bella, più piena, più degna grazie al progresso tecnologico? Tutte le ragioni per cui si stava meglio quando si stava peggio.

Il DigiOttimista
Come rendere la nostra vita più bella, più pina, più degna grazie al progresso tecnologico. Tutte le ragioni per cui vale la pena esserci.

Roba personale
Libri letti, film guardati, esperienze vissute. Paturnie e speranze.
“Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.”
Confucio
I miei ultimi post
tlhaw’DIyuS
Che in Klingon significa: “Auguri!!!!!” E’ stato un anno complicato, ma non è detto che per questo non sia stato fecondo. Per evitare di dire banalità su per aspera ad astra, no pain no gain etc. riporto qui sotto una lunga citazione da un libro coinvolgente, crudo e sublime che sto leggendo. La traduzione è…
Leggi tuttoUna nuova avventura
Bene, oggi inizio una nuova avventura con il numero 001 della mia newsletter “Lo stregone dei dati – The data warlock”. Da sempre lavoro in settori fondati sui contenuti, cercando nell’incrocio tra i dati e la tecnologia la leva che può trasformare un business e renderlo più competitivo: mai però questo incrocio è stata più…
Leggi tuttoPer un governo sociale
Ovvero: e dai Mario, apri ‘sto benedetto account Twitter e inizia a dirci quello che pensi. Quando troppo e quando troppo poco. Abituati alla bulimia comunicativa di certi politici, è difficile adattarsi alla ferrea dieta mediatica del premier Draghi e di molti altri ministri del nuovo governo, sostanzialmente assenti dall’arena dei social. Sbagliano loro? Sbagliavano…
Leggi tuttoEsserci o non esserci
Questo è il dilemma. Se sia più nobile nella timeline soffrirecolpi di hater e dardi d’atroci leoni da tastierao prender armi contro un mare di commentie, cancellandoli, por loro fine?Disicriversi, mettere a dormire l’account;nient’altro, e con una vuota assenzadire che poniamo fineal dolore del cuore e ai mille insultidi cui è erede qualunque presenza social:è…
Leggi tuttoAlbe e tramonti
Finisce il 2020 e dietro l’angolo spunta il nuovo anno. Tramonta il sole, fra poco sorgerà il sole. Le foto di albe e tramonti sono spesso stupende a prescindere dall’abilità del fotografo, e hanno una speciale caratteristica: è molto difficile, se non impossibile, distinguere le une dagli altri. Il sole stava affondando nel crepuscolo, o…
Leggi tuttoL’illusione e la speranza
Questo è stato un anno davvero difficile per tutti e sicuramente anche per me. A pochi giorni dalla fine del 2020 vorrei dunque fare delle considerazioni in diretta dal cuore, così come richiede un periodo davvero particolare. Per alcuni (molti?) di noi le difficoltà sono state davvero gravi. E’ difficile accettare le limitazioni della libertà…
Leggi tuttoSperèm
A pena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzeretto e preso a diritta, per ritrovar la viottola di dov’era sboccato la mattina sotto le mura, principiò come una grandine di goccioloni radi e impetuosi, che, battendo e risaltando sulla strada bianca e arida, sollevavano un minuto polverìo; in un momento, diventaron fitti; e prima…
Leggi tuttoSul “purpose”: un dialogo fake-socratico
Erissia: “Ma che cavolo è? “Purpose”? Che nome strano, non ha qualcosa di oligarchico? O di regale? Non siamo mica in Persia! E poi è mal scelto. Nei miei viaggi verso i mercati della Fenicia ho incontrato persone che venivano da molti paesi diversi e c’è una regola importante sull’uso dell’inglese internazionale: evitare i sostantivi…
Leggi tuttoIl più grande
Un milione di persone al funerale. Cori, fumogeni, urla. I dipendenti dell’agenzia funebre licenziati perché scattavano selfie con il cadavere. Pesanti scontri tra polizia e tifosi. Assembramenti “mask free” da Buenos Aires a Napoli. Le prime pagine di tutti i giornali intorno al mondo dedicate a lui, così come i primi 10 minuti di ogni…
Leggi tuttoLa poesia non va mai in quarantena
Tra il 1593 e il 1599 i teatri londinesi erano chiusi a causa della peste.William Shakespeare, chiuso in casa, si dedicò alla scrittura dei suoi immortali sonetti. Il più bello è considerato il 116. Non sia mai ch’io ponga impedimentiall’unione di anime fedeli; Amore non è Amorese muta quando scopre un mutamento,o tende a svanire…
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