Ho visto: Il ricco, il povero e il magggiordomo

Mettiamola così: simpatico, ma sicuramente non il film più riuscito del magico trio. Anche le ambientazioni milanesi, con qualche eccezione (ad esempio l’oratorio di San Marco), risultano prive di fascino, eccessivamente dipendenti dalle ragioni del product placement, che ci somministra i pur bellissimi grattacieli di Porta Nuova in tutte le salse, dall’alto, dal basso, vicini e lontani, quando ha senso e quando sono fuori contesto. Milano, se la si sa riprendere, è bellissima e lo ha dimostrato una volta per tutte il Salvatores di Happy Family. Lo sanno anche AG&G, basti pensare alla partita a basket notturna di Chiedimi se Sono Felice in Piazza Mercanti. Evidentemente le ragioni della pubblicità, accidenti, hanno sconfitto quelle dell’arte una volta di più.

Per recuperare questa mia valutazione un po’ severa ricordo che Aldo, Giovanni e Giacomo hanno ormai da tempo aperto un canale ufficiale YouTube eccellente, ben gestito e ricchissimo di contenuti, da “wow effect”, ovvero “troppo bello per essere vero”. Complimenti all’agenzia YAM112003 che lo ha realizzato.

Tra le perle che comunque animano il film e gli danno un qualche valore c’è l’inclusione nella colonna sonora di una canzone di Walter Valdi. E’ stata l’occasione per scoprire questo artista ormai dimenticato. Anzi riscoprirlo, perché sono andato a vedermi qualche filmato d’epoca e me lo ricordo, quell’ometto con la faccia da avvocato, nelle trasmissioni di Cochi e Renato. Vi propongo una sua canzone, La Macchina, presa proprio da una puntata de Il buono e il cattivo (niente ricchi, poveri e maggiordomi quarant’anni fa, solo ricchi, poveri, poeti e contadini, per chi se li ricorda). Era il 1972, ma la canzone è ancora attualissima.

Anzi, magari vi ricorda proprio l’ultimo astruso device che avete trovato sotto l’albero di Natale!

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