Bene, oggi inizio una nuova avventura con il numero 001 della mia newsletter “Lo stregone dei dati – The data warlock”.
Da sempre lavoro in settori fondati sui contenuti, cercando nell’incrocio tra i dati e la tecnologia la leva che può trasformare un business e renderlo più competitivo: mai però questo incrocio è stata più frequentato e più saliente.
Il mondo è alluvionato da dati e contenuti prodotti dal digitale. Si tratta di un vero e proprio diluvio universale, appunto, e l’arca che ci può salvare è quella delle tecnologie informatiche (dopo tutto infor-matica .. insomma ci siamo capiti), che pure si presentano ormai in modo invasivo. Di conseguenza, l’abbondanza di dati e tecnologia ci offre da tempo molte più possibilità di quante riusciamo a utilizzarne, ma la gran parte delle imprese continua a competere sulle stesse basi di sempre, e se utilizza il nuovo lo fa per fare un po’ meglio quello che ha sempre fatto; non per trasformarsi, e questo francamente mi fa impazzire. Il bruco fa fatica a trasformarsi in farfalla. Perché?
Ci sono molte ragioni ma, a mio avviso, quella principale è relativa alle competenze. Certo, non mancano le visioni strategiche, da C-suite, le “filosofie del nuovo”; così come non è difficile accedere al know how specialistico, di tipo statistico-matematico-informatico, roba da github per intenderci. Ma le prime sono difficile da calare nella realtà operativa; e il secondo, incapsulato in linguaggi specialistici, risulta di difficile comprensione per molti. In mezzo ci sta il manager o l’imprenditore, che fa fatica a trovare le conoscenze e le opportunità giuste per mettere a terra tutto questo benedetto potenziale.
Io vorrei fermarmi proprio in questa terra di mezzo, che è sempre la più feconda per noi Hobbit, offrendo news, spunti operativi, pillole di competenza, per accompagnare chi ne vuole capire di più e aiutarlo a mettere in pratica il giorno dopo quello che ha capito il giorno prima. Vado “live” su Substack, che è innovativa e trendy.
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