In questi giorni si è molto parlato della vicenda che ha contrapposto Dolce & Gabbana da un lato, l’intero popolo cinese dall’altro.
Il Popolo (della Repubblica Popolare Cinese stiamo infatti parlando) si è offeso a ripetizione. Molto si è detto su quanto fosse maldestra la campagna e addirittura disastrosi i tentativi di recuperare, fino all’ultimo video tragicomico con i due stilisti vestiti di nero intenti, a testa bassa, a recitare un copione surreale.
Di campagne sbagliate se ne sono viste e se ne vedranno; di gestione delle crisi peggio della crisi stessa, anche queste non ci mancheranno mai.
La vera novità però è diversa e su questo dovremmo riflettere: in poche ore la Cina ha spento senza remissione una delle principali marche di moda mondiali. spenti. Asfaltati. Arati. Annichiliti. Cancellati dalla realtà. In poche ore. Un terzo del fatturato gone with the wind. Perché qualcuno ha deciso che la ragazza che mangiava gli spaghetti e il cannolo con i bastoncini offendeva il Popolo.
Internet vuol dire anche questo, forse non solo in Cina; e ciò mi spaventa più di quanto sappia dire.