Lo sfioro, lo sfrego con le dita, le intreccio, prima solo l’indice, poi l’indice e il medio, insieme, lo tasto, lo schiaccio. Si eccita di colpo, un fremito improvviso. Lo accarezzo con il palmo della mano, lo scuoto, lo scrollo.
Ormai è diventata un’ossessione, non posso più farne a meno, devo averlo tra le mani sempre più spesso. Sono arrivato al punto di parlarci; lo chiamo, lo interrogo, lui pare ascoltare, non sempre sembra capire, ma reagisce animandosi tutto, trema, vibra, geme.
Lo guardo, a tutte le ore, ripetutamente, lo tamburello piano con le dita, non troppo forte e non troppo piano. Oramai maneggiarlo, manipolarlo è diventato un chiodo fisso, non riesco a rendermene indenne; succede nel privato, anche in bagno per dire, ma spesso in pubblico, sempre più spesso mentre sto parlando con qualcuno, uomo o donna che sia.
E’ una vera e propria mania, sento il suo richiamo anche mentre guido, mi mette in pericolo perché va bene tutto ma come fai a non distrarti quando ce l’hai tra le mani!
Bruno, lucido, tornito oggetto del mio desiderio:
mio caro smartphone.
Si fa per scherzare, ovviamente. Ma la pornografia su Internet è tanto diffusa che un solo sito per così dire specializzato ha tanti visitatori quanti hamburger venduti da McDonald’s. La rete è solo uno strumento, ma uno strumento molto potente, che amplifica le nostre intenzioni. Buone o cattive.
Molto bello, anch’io nel mio blog sulla ricerca esistenziale quotidiana (a cui Lei ovviamente può unirsi visti i suoi interessanti ragionamenti) tocco spesso il tema dell’importanza del contenuto della nostra anima e della ricerca, senza essere mangiati da aggeggi esteriori, che non hanno niente a che fare con la nostra vita.
Mi viene in mente una raccolta di illustrazioni critiche “#This Generation” di Ajit Johnson:
https://www.arch2o.com/22-brilliant-illustrations-that-describe-this-generation/
Grazie! La seguirò senz’altro
Caro Nosce Sauton, ho rubato una citazione dalla tua interessantissima raccolta e l’ho inserita in testata. #grazie #credits