- Recentemente le Poste Italiane hanno annunciato che consegneranno la corrispondenza solo a giorni alterni: immaginate se la posta elettronica funzionasse un giorno sì e l’altro no? Potremmo ormai viverne senza, anche solo per ventiquattro ore?
- E’ la porta di accesso per avere un rapporto privilegiato con le persone che conosco, mi permette di mantenere una relazione con loro. Rapporti di tipo diverso, personale o professionale, tra amici, vecchi amici, parenti, conoscenti, colleghi, ex colleghi … A ognuno la sua parola, diretta, specifica, personale. La parola, non il messaggio la notifica o l’aggiornamento, 140 “caratteri”, like o hashtag. La parola è un pensiero donato a qualcuno, espressa con la stessa attenzione e cura con cui dovrebbe essere ascoltata.
- Da uno a centomila, tra liste di distribuzione, cc e ccn. Dal sussurro confidenziale al megafono che parla a una folla, tutto attraverso lo stesso canale. Da tu ed io a io e il mondo.
- E’ multimediale; posso inserire link, allegati, foto, anche filmati. Parte dalla parola scritta, su cui è saldamente fondata, ma arricchisce la propria forza comunicativa con il meglio degli altri media.
- E’ diventato il luogo unico di raccolta degli aggiornamenti su tutti i temi che mi interessano. Attraverso newsletter provenienti da varie fonti, per natura, argomento e genere, resto à la page. So che non può sfuggirmi nulla di rilevante e ogni giorno imparo qualcosa.
- E’ un luogo unico dove posso concentrare una grossa parte delle mie attività: conversazioni private e di lavoro, aggiornamenti, cose da fare, informazioni operative e così via. Potrei anche pensare di fare a meno del web o dei social in quanto tali, per gestire tutto tranne l’email, il coltellino svizzero del digitale.
- Un formidabile strumento di produttività. Posso dividere i contenuti per argomenti (le cartelle) priorità (stelline e punti esclamativi), sottoporli a scadenze, inoltrarli in automatico a chiunque sia interessato o responsabile al posto mio, e così via. Mi mantiene organizzato e focalizzato, mi avverte se sono in ritardo sul lavoro o se posso regolarizzare il ritmo.
- Tutte le ore spese a fare i temi a scuola, a imparare a scrivere in modo chiaro e efficace, non sono state inutili! Scrivere bene è ancora al centro del nostro mondo: la rivincita di Jacopo Ortis. Della poesia, del romanzo, del saggio. Altro che YouTube, l’espressione è ancora e sempre fondata sulla parola scritta.
- E’ un riparo dall’ansia di comunicare. Un messaggio può prendere pochi secondi, ma anche ore o giorni. A volta anche qui si insinua la frenesia dell’update, ma la posta elettronica è fatta per riposare e decantare. Butto giù una bozza, la lascio lì, la riprendo, correggo e miglioro. La invio solo quando è giunta a maturazione ed è proprio come dovrebbe essere.
- Ogni tanto il risponditore automatico annuncia al mondo che sono off-line, come un cartello “chiuso per ferie” appeso alla mia porta digitale. Se proprio avete bisogno, potete inviarmi una nota in una bottiglia.
E’ come un coltello: puoi usarla per tagliare la bistecca o accoltellare qualcuno. Quindi, aspetto il seguito alla prossima puntata.
Esatto! Sono già al lavoro 😉