Chi legge possiede il mondo, chi guarda la televisione lo perde
(Werner Herzog)
e chi passa il tempo a caccia di notifiche, status update, aggiornamenti, tweet, re-tweet, post, like … ?
La musica fa più bello il mondo
Chi legge possiede il mondo, chi guarda la televisione lo perde
(Werner Herzog)
e chi passa il tempo a caccia di notifiche, status update, aggiornamenti, tweet, re-tweet, post, like … ?
E’ difficile rispondere in modo esaustivo. Quella alla quale ti riferisci è la nuova “piazza virtuale”. In piazza si andava anche semplicemente per chiacchierare. A volte, però, anche chiacchierando si potevano concludere accordi importanti o raccogliere informazioni utili. Questa nuova “piazza” è come stare davanti alla “macchinetta del caffè” sul posto di lavoro: a volte le idee nascono proprio lì. Importante è non starci troppo e tornare alla propria occupazione.
E’ giusto anche chiacchierare e magari perdere un po’ di tempo, ci mancherebbe. Dare spazio alle cose inutili nella nostra vita ha senso e forse è addirittura importante. Ma il vortice delle notifiche spesso ci travalica. Una volta si andava in piazza a una certa ora, finito il lavoro. Adesso la chiacchiera è sempre con noi; ci alziamo la mattina e la prima cosa che facciamo è dare un’occhiata a Facebook, ancor prima del caffè.; il resto della giornata è anche peggio. Alla sera, cosa ci è rimasto di tutto questo? Diventa una dipendenza, ed è tale perché p organizzata in modo da diventarlo. Ci sono specifici meccanismi psicologici che vengono adottati in modo da renderci dipendenti, e non è difficile trovare articoli che li descrivono.