- Perché è estremamente comodo: rende disponibile il mio materiale quando voglio, in qualunque luogo mi trovi.
- Perché funziona su tutti i device, computer, smartphone, tablet … per ora mi fermo (non penso che lo smartwatch sia una buona idea, ma di questo parleremo un’altra volta).
- Perché non devo più impazzire con copie di sicurezza, backup, dischi fissi esterni.
- Perché è semplice, installo l’applicazione e il resto lo fa lui.
- Perché è on demand, c’è solo quando lo chiamo perché mi serve. Non è intrusivo, non mi manda notifiche.
- Perché almeno per il momento è gratuito: fanno tutti a gara per offrirmi giga gratis!
- Perché è facile condividere contenuti con altri. Foto e video, ma anche documenti e cartelle per il lavoro. Basta allegati, d’ora in poi solo link on demand!
- Perché mi deresponsabilizza. La sicurezza potrebbe ancora essere un problema, ma non è più il mio problema.
- Perché è exciting pensare che miei dati sono chissà dove, in luoghi esotici, paesi lontani, tra boschi foreste fiumi e città, e viaggiano intorno al mondo alla velocità della luce per giungere fino a me.
- Perché “cloud” sa di cielo, di spazio, di infinito.
Non è tutto oro quello che luccica ma le frontiere dell’ignoto vanno esplorate. Il progresso dell’uomo è frutto anche di rischi non sempre presi a ragion veduta.
Tutto vero, ma il dubbio che i dati nel cloud potrebbero non essere completamente “sotto controllo” c’è. Ovviamente il “cielo” non si può chiudere dentro una stanza, checché ne dica una famosa canzone.
😊 aspetta un paio di giorni che arriva il perché NON mi piace