Praticamente, Google. Chissà perché negli articoli di giornale o nelle interviste si usa questa espressione, invece del nome proprio della società di Mountain View?! Forse perché non ne si vuole riconoscere lo strapotere? Perché si vuole dare l’impressione che la rete sia un mercato libero?! Non lo so, non l’ho mai capito, per cui vado subito a cercare una risposta sui “motori di ricerca”.
E’ che fin dalle elementari ti insegnano che usare in un testo il nome proprio di un prodotto o di un’azienda è inopportuno e volgare (uniche eccezioni, forse, Vespa e Nutella), e che certe regolette ti segnano per sempre, anche quando da grande scrivi per professione. Tutto qui.
Altre eccezioni: Kleenex, Pampers, Fischer (per i chiodi a espansione), PC (in origine un marchio) , Google. Devo dire poi che forse quel giorno ero malato, perché quella regola proprio non la ricordo. Ho cercato sui motori di ricerca (nel dubbio, mi attengo) ma non ho trovato nulla.