Tout change, rien ne change

Non so se esiste una teoria economica che lo confermi, ma sono sempre stato convinto che alcuni mercati hanno una struttura che tende a perpetuarsi al di là delle sorti dei singoli attori. Alcuni settori ad esempio sono organizzati in un duopolio; se uno dei due dominatori per qualche ragione esogena viene meno, rapidamente viene sostituito da un terzo che spicca e decolla dalla schiera dei piccoli.

Perché questo? Caratteristiche della domanda quali la numerosità e la dimensione media dei clienti, una volontà implicita dei clienti stessi a servirsi sempre di alternative per esigenze di controllo del rischio, economie di scala che si attivano e poi vengono meno all’interno di certe soglie.

Queste sono le riflessioni che mi sono venute alla mente di fronte agli annunci recenti di Yahoo!: un nuovo Flickr che è bello come agli inizi, oltre alla clamorosa offerta di 1 Terabyte gratis (*); l’acquisizione di Tumblr; l’integrazione delle news via Twitter nei contenuti del portale, coerente con la centralità attuale del “content marketing”. Brava Marissa, brava di suo e conferma che le grandi aziende (Google in questo caso) sono anche o soprattutto fucina di talenti, tanto da portare il proprio DNA a popolare l’intero settore.

Tornando al punto iniziale, sospetto che sia l’ecosistema dei grandi del digitale a avere richiesto e permesso a Yahoo! di rifarsi vivo ai piani alti, dopo anni di appannamento; questo a fronte di una chiara perdita di vivacità da parte di Apple, che sembra esaurire a sua spinta di innovazione e il suo glamour favoloso; e al contrario di una vivacità fin eccessiva di Google, che sgomita per guadagnare spazio nei confronti di Amazon, Facebook e anche di altri piccolini quali Spotify. Esiste un equilibrio che “deve” essere conservato, se viene alterato si creano dei meccanismi di retroazione che creano degli spazi in cui qualcuno poi si incunea. Per una visione ecologica del business; intanto godiamoci le novità che la spinta evolutiva mette a disposizione di noi utenti. Vado a caricare le fote del Canada.

(*) da quasi una settimana sto occupando tutta la banda dell’ADSL di casa per trasferire il mio archivio foto! d’altro canto ormai vivo le terragne memorie fisse come rischiose e mi sento sicuro solo quando ho i files tra le nuvole

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