Il mio è più grosso, anzi più piccolo del tuo

Chiedo scusa, non ho resistito alla tentazione della battutaccia.

E’ che in questi giorni continuo a leggere della guerra dei tablet che si combatte a suon di dimensioni. Apple sta preparando il mini iPad per rispondere alla discesa in campo di Google che con Nexus 7 dotato del nuovo Android Jellybean a soli 199$ dovrebbe rinforzare grandemente il fronte della concorrenza “mini” già presidiato da Amazon che è in procinto di lanciare il nuovo Kindle Fire, più carino e performante del primo, sempre di dimensioni ridotte, allora Amazon inizia a lavorare su un Fire più grosso, per andare a rompere le scatole all’iPad versione originaria.

Ovviamente non è solo questione di pollici; ad esempio la contesa è anche sulle applicazioni di riconoscimento vocale e segreteria personale, Apple Siri vs. Google Assistant, ma le scelte sulle dimensioni sono fondamentali all’interno della strategia di ciascun operatore.

Prima di tutto, mi permetto di suggerire, bisognerebbe ampliare le dimensioni delle tasche, perché tutte le volte che un amico mi mostra il suo nuovo acquisto dicendo “guarda, sta comodamente in tasca” è tutto un tirare di fili e strappare di cuciture.

In secondo luogo, questa evidente volatilità delle scelte relative alle dimensioni dimostra che il prodotto è ben lontano dall’essere maturo. Tiro un po’ il ragionamento e sostengo che la diffusione è ancora ridotta e frammentaria (si parla di 20 MLN al trimestre per l’iPad, complimenti ma l’utilizzo di massa è un’altra cosa); l’utilizzo resta quasi sempre confinato all’infotainment serale e alla ganzata sul Freccia Rossa o sul volo Alitalia per Roma della mattina (sempre meno, perché ormai non è una novità e quasi quasi fa parvenu e anche in spiaggia viene esibito in modo esitante); i modelli per farci soldi rimangono oscuri, per tutti quanti tranne i produttori dei device e chi fa giochi o gambling. Sicuramente per gli editori, a dispetto delle speranze iniziali.

Sono invece lieto che i prezzi tendano verso il basso, avvicinandosi al ragionevole; mi è capitato di stare in un outlet dell’elettronica e origliare la conversazione tra due addetti relativo al finanziamento per l’acquisto di un iPad. Se c’è qualcuno che si risolve a fare un mutuo per comprarsi un tablet, significa che la crisi ci sta insegnando poco.

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