Money honey

Sono alla presentazione di un rapporto sull’utilizzo dei social media, o sulla crescita della pubblicità sul mobile; oppure a un seminario sulla traffic analysis; o uno qualsiasi dei tanti eventi in cui si racconta il nuovo mondo che sta nascendo.

Tra i relatori non manca mai il guru; a volte ce ne più di uno, bontà loro. Nativo digitale, imprenditore di successo dell’on-line, uno che ne capisce, uno che vede il fenomeno dal di dentro, che è salito sull’arca prima che iniziasse a piovere, anzi che ci è nato, sull’arca. Il suo compito è spiegarti perché tutto quello che fino a ieri funzionava, oggi è superato, se sta ancora in piedi è ancora per poco, ma già respira a fatica e agonizza. Se non sei d’accordo con quello che dice è perché sei un dinosauro. E’ lo stesso meccanismo che usano gli psicologi: se non riconosci l’esistenza delle pulsioni che secondo loro governano i tuoi comportamenti, non è perché non esistono, ma è proprio perché ti dominano! Se ti sforzi riesci ad adattarti al cambiamento, difficilmente a esserne un protagonista.

Essere protagonisti del nuovo che avanza è faticoso e oneroso. Infatti appena si siedono annunciano che dovranno andarsene via tra pochissimo, i ritmi del convegno sono troppo lenti, non c’è tempo da perdere, là fuori sta succedendo tutto. Se costretti a restare, multitaskano con furia, messaggiano emailaggiano chattano consultano analizzano il traffico consumano lo schermo dell’iPAd con swipe furiosi.

Alla fine torno a casa con il peso dei miei 48 (quarantotto) anni. Non ce la farò mai, è inutile, sono nato troppo presto e non c’è nulla da fare. Potrò tifare dagli spalti, ma il campo se lo gestiscono loro.

Alla scrivania, trovo la forza di scaricare il bilancio della loro società e scopro con stupore (virtù che coltiva da sempre con tenacia) che fanno fatturati minimi, poche centinaia di migliaia di euro, qualche milione quando sono proprio guru guru.

Ma allora …

3 Replies to “Money honey”

  1. Bellissimo post. Qualche sera fa ho sentito in tv Lella Costa che raccontava un episodio di “Alice nel Paese delle meraviglie” dove Alice corre come una forsennata insieme alla Regina delle carte da gioco e alla fine, rimasta completamente senza fiato, dice stupita alla Regina: “ma siamo rimaste nello stesso posto!”. E la Regna risponde: “Certo! Per avanzare avremmo dovuto correre ancora più veloci”. E’ la sensazione che provo ascoltando questi guru: il futuro è fatto di tantissimo lavoro, fatto a gran velocità, semplicemente per rimanere nello stesso posto, per sopravvivere…

  2. Finchè parlano i sociologi valgono i concetti e le interpretazioni, incontrovertibili finchè non verranno smentite dalla Storia: una Signora infallibile, che ha i tempi dei Dinosauri, non della banda larga. Chi verrà smentito per allora non ci sarà più.
    Se però parliamo di business continua a valere sempre la solida partita doppia (inventata pur nel ‘500 pre digitalizzazione della vita). Leggete i bilanci, leggete…

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