Prima di tutto grazie a Tommaso e Sebastiano che hanno animato la TweetChat di ieri. Se si presentano al prossimo Tè ANES verranno ringraziati in diretta compreso birra omaggio.
Di seguito una serena disamina di come è andata.
Pro
- E’ stato divertente prepararla
- E’ stato divertente partecipare
- Grazie ai colleghi, ho imparato e portato a casa qualcosa
Contro
- Lo strumento non è semplice come sembrerebbe, qualcuno mi ha detto che avrebbe voluto partecipare ma ha fatto fatica a padroneggiare il meccanismo
- Il tema era probabilmente troppo vago, ci vuole qualcosa di più specifico che prometta e permetta un take away immediato
- Eravamo in pochi pochi. Temo che la legge dell’1/10/100 (sui modelli distribuiti uno scrive, dieci commentano e gli altri sono lettori passivi) richieda una audience sufficientemente numerosa in termini assoluti, per arrivare alla massa critica necessaria
- C’è un tempo di latenza di 20/30 secondi tra quando si scrive e quando il commento appare, che rende faticosa l’interazione. Meglio una chat room, o Skype.
- L’ora del giorno forse non era ottimale per una utenza business
Conclusioni
Valeva la pena provarci. E’ stato comunque utile e divertente. E’ stato dimostrato che non è tutto oro quello che luccica e che le regole di ingaggio sui social media sono ancora largamente da definire. Data la scarsità di concorrenza, posso comunque presentarmi come un esperto di TweetChat a livello italiano; diciamo pure un guru del settore.
Se avete suggerimenti e proposte su mezzi, modalità e argomenti, sono a disposizione, perché mi piacerebbe comunque portare lo scambio di opinioni di questo blog, che rimane comunque asincorono e un filo asimmetrico, in una dimensione real time e condivisa.