E’ stato un anno difficile, diciamo pure molto difficile.
Non per tutti, però: che ci crediate o no, ci sono aziende che della crisi leggono solo sui giornali. Ovviamente sono quelle che lavorano in settori nuovi e innovativi. Lavoro con alcune di queste società, nell’area digitale, e da loro si respira un’aria diversa e quasi inconciliabile con quella che si respira altrove, per dire, nell’editoria.
Non è un segno importante questo? In ogni crisi c’è chi ingrassa, e non sto parlando di chi se ne approfitta, ma di chi prende spunto dalla crisi per operare sul nuovo che la crisi stessa scopre e accelera.
Anni fa ho visitato i grandi parchi del South West americano. I ranger spiegavano che mentre una volta si cercava di spegnere gli incendi sul nascere, adesso li si controlla ma si permette che si espandano, perché un incendio è fondamentale nell’ecosistema della foresta. Elimina le piante vecchie e malate facendo spazio a quelle giovani che altrimenti farebbero fatica a raggiungere il loro posto al sole; pulisce il sottobosco; il calore fa schiudere le pigne e permette ai semi di fecondare la terra; e così via. Stessa cosa in Australia, dove gli aborigeni tramandano da una generazione all’altra (e recentemente insegnano ai ranger bianchi) l’arte di ripulire il bush tramite incendi controllati, che considerano uno dei modi in cui la specie umana contribuisce all’equilibrio della natura.
Come molte cose della vita, è una questione di punti di vista, quello dell’albero centenario attaccato dal fuoco, e quello del giovane virgulto. E’ una metafora, pure provocatoria, e non la voglio spingere troppo in là. Peraltro, di “controllato” in questa crisi c’è molto poco, accidenti ai ranger!
Diciamo però che se la crisi non spinge a cambiare e imparare, resta solo disagio e addirittura sofferenza, sterile e improduttiva, quando non dannosa. Se invece ci spinge a cambiare e evolverci, allora resterà spiacevole, ma almeno sarà servita a qualcosa. (per inciso, so che non è per niente facile, per nessuno …)
Il mio augurio dunque è che il 2012 sia un anno di apprendimento e di cambiamento; un anno in cui continueremo o riprenderemo a studiare, in cui impareremo, in cui faremo cose nuove oppure faremo cose vecchie in modo nuovo, in cui scopriremo, per ritrovarci alla fine un po’ uguali e un po’ diversi.
By the way, per chi lavora in questo settore, temo non ci siano alternative al cambiamento.
Ho ricevuto commenti e suggerimenti al mio indice, sul blog o tramite contatti diretti. La prima indicazione è che il “piano dell’opera” è complesso e ponderoso; ottimo suggerimento, lo spezzerò in argomenti più specifici e delimitati, da pubblicare uno alla volta; peraltro questo si adatta molto alla pubblicazione in digitale (sto pensando ad esempio a Kindle Direct Publishing).
Inoltre, c’è una riflessione più profonda che è stata fatta e che mi ha dato molto da pensare. L’oggetto “editoria digitale” è riferito a un modello chiuso, che esiste da mezzo millennio circa, che è ben conosciuto e seguito, anche nella sua evoluzione e nel passaggio dal monopolio dell’informazione al libero mercato. Argomento molto più appassionante è quello appunto dell’informazione e della comunicazione digitale, che trovano declinazione, anche ma non solo, nel modello editoriale.
Ho deciso: da gennaio questo blog cambia, si allarga dal continente dell’editoria al mondo della informazione e comunicazione digitale; nuovo anno, nuova vita!
Non dico nient’altro per ora, ho tante idee e ci lavorerò durante le feste.
Per adesso voglio solo fare, a tutti quelli che seguono il blog, degli auguri enormi di un felice Natale e di un 2012 di grande soddisfazione.
Se hanno ragione i Maya, oggi è l’ultima volta che passiamo il 22 dicembre; comunque vada, sono certo che il 2012 sarà un anno che varrà la pena di vivere.
Auguri anche a te Alessandro e ai tuoi cari….e che l’isegnamento dei ranger (…o meglio gli aborigeni) possa essere anche rivolto a noi stessi: “bruciare” in maniera controllata alcune erbacce e piante vecchie del nostro animo permette a nuove sensibilità e consapevolezze di farsi spazio e farci crescere. Auguri a tutti! buonsensoitalia
E bravo Alessandro. Dal fuoco può risorgere la vita, la speranza o qualsiasi altra cosa positiva: io la sto vivendo così.
Stefano
Caro Alessandro,
grazie degli auguri particolarmente graditi. Il 2012 sarà un anno di apprendimenti e cambiamenti, anche per chi non lo ha deciso.
Sto lavorando a un cambiamento che sembra raccogliere i favori delle aziende cui lo propongo. Ovviemente anche tu ne sarai presto informato. (come sai ne dovremmo parlare a quattr’occhi)
Auguri di salute, serenità e prosperità a te e ai tuoi venticinque lettori.
Raffaello
Se vuoi visita il http://www.planethotel.net dove troverai i filmati della mia ultima attività che ha coinvolto molti e qualificati relatori, oltre ad un folto pubblico, sul tema dell’ Urban Design & Hotel Industry
Come capisci io mi sto un po’ allontanando dal digitale per tornare sul ruolo fondamentale delle relazioni con persone “fisiche”.