La produzione centralizzata di contenuti è vecchia come l’editoria: la newsroom. la redazione, è al centro del modello editoriale classico, con il suo compito di reperire, selezionare, confezionare, scrivere, consegnare le notizie.
Questa centralità si sfuma e si perde nell’era del digital information.
Ci sono almeno tre fonti alternative di contenuti:
La prima è ancora e sempre la redazione, che ovviamente deve cambiare e riorganizzarsi, nelle fonti, nei tempi di reazione, di aggiornamento dei mezzi, nel modo di scrivere per la multicanalità (attimo della cattiveria: provate a leggere i titoli dell’edizione di un quotidiano “ottimizzata” per lo smartphone; il titolo “Mi fido più degli oceani che dell’uomo” è fatto per essere letto insieme a sottotitolo e occhiello, da solo non significa nulla e non permette al lettore di decidere se è interessato o no; e cosa più grave, non permette ai motori di ricerca di indicizzare e rendere visibile il pezzo sui contenuti rilevanti), etc.
La seconda è lo user generated content, che è una sezione molto vasta che comprende cose anche molto diverse, più o meno mediate, dal blog dell’esperto alle content factory (che confinano con il primo genere), da youreporter all’Huffington allo scan continuo dei social media … tentativo di classificazione in un altro post.
La terza è ancora da costruire; consiste nell’equipaggiare gli “agenti” (le persone sul territorio, che siano cittadini, dipendenti, idraulici, etc.) di mezzi e formati espliciti per produrre le notizie. Le nuove tecnologie (cloud, mobile, social network …) abilitano la diffusione semplice, veloce e economica della capacità di creare contenuti. Applicazione B2B: pensate a equipaggiare gli installatori idraulici di una app per smartphone che consente loro di aggiornare l’elenco di tutti gli elettrodomestici delle case che visitano. E’ chiaro che ci sarebbero problemi da risolvere, la privacy, l’incentivazione a farlo, ma il risultato sarebbe la mappa di tutti gli elettrodomestici d’Italia, marca, modello, ubicazione. Pensate ai possibili utilizzi, non solo fiscali … alla faccia del censimento ISTAT, che per l’80% chiedeva cose che già l’amministrazione pubblica conosce, e per il resto mi ha fatto perdere la notte a provare a concentrarmi per capire se effettivamente ho problemi di concentrazione!