Pret a porter

Corro, anzi corricchio. La mia unica gara ufficiale è la mezza di Parigi nel marzo 2009 in 2:21. Uun patascione insomma, come si dice nell’ambiente. Siccome però sono fatto come sono fatto, mi sono attrezzato con un bel polar con cardiofrequenzimetro e sensore di falcata. E sempre più spesso ho usato la app di Adidas per il Blackberry, che usa il gps per segnare distanza, percorso etc. Anche perché il cellulare ce l’ho sempre dietro e così misuro anche gite in bicicletta, camminare, etc. Poi passo ad Android e scopro che la app di Adidas supporta solo il mondo  Apple e blackberry per cui mi metto alla ricerca e scopro runtastic; fatto bene, gratuito, carino, supporta l
i social network etc. L’altro giorno getto l’occhio sull’Android market e vedo che la Adidas è arrivata fin qui. Purtroppo però è tardi, ormai mi appoggio da in’altra parte e tornare indietro ha un costo. A meno che una app non faccia cose che l’ altra non fa (che comunque è un costo).

Morale della favola per gli editori: siate atei, agnostici, ignoranti nel vostro essere ostinatamente platform indipendent. Gli equilibri cambiano nello spazio di mesi, e chi lo sa chi dominerà il mercato fra un anno o due? O preferite fidarvi delle previsioni a lungo termine degli istituti di ricerca?
Siate libertini, poligami e disponibili; o per dirla in modo più poetico: wherever I lay my hat, that’s my home

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5 Replies to “Pret a porter”

  1. caro alessandro, aggiungo due note di colore: la prima riguarda l’invito “Siate libertini, poligami e disponibili”, aggiungerei anche “liquidi” ma sono sicuro tutti preferiscono i tuoi tre aggettivi al mio :-). La seconda: ho un tablet Galaxy e denuncio una serie di palesi discriminazioni attraverso”occhiate malevole” di chi non mi considera Apple addicted, a la page, be stoned o be stupid…. ho lasciato la ‘setta della mela’ dopo 20 anni esatti di amore e felicità (felicità, eccetto quando c’erano problemi generali da risolvere – vedi pezzo di ricambio, o interfacciarsi semplicemente con un tool di news letter o con un Word di Bill Gates…..). Approposito di Word, surfando, fregandomene alla grande della logica (altra raccomandazione utile per i neo editori) e lasciandomi trasportare dal ‘flusso’ (altra parola rilevante sempre per chi di editoria si interessa), ti lascio questo link, per la verità non molto recente ma assolutamente consignificante riguardo alla comunicazione efficace (ultimo suggerimento per il mondo editoriale e poi basta!!!):

    1. Il video è stupendo, lo considero un regalo, grazie. Per quanto riguarda le altre questioni, come il personaggio di “Opinioni di un clown” (altra stupenda opera d’arte, che ha segnato la mia adolescenza) nella vita privata sono monogamo per natura; purtroppo o per fortuna. Ma in business, i manager sono un po’ come i capitani di ventura nell’Italia del rinascimento; figuriamoci quando si parla di tavolette o telefoni furbi!

  2. altra piccola nota: corro, anzi corricchio, il mio miglior tempo è 1h 43′ nella mezza maratona del lago di Bracciano nel 2002. Oggi quei tempi sono davvero lontani perché i 5′ a km li tengo sì e no per 10 km… però non ho mai usato l’app per la corsa… almeno quando si corre… la rete può attendere:)

    1. Beh, complimenti! Ci sono diversi modi di considerare l’utilizzo della tecnologia della corsa: uno di questi, lo ammetto, è che la passione per i gadget scatta tanto più quanto uno va piano 😉 se vai veloce (mi dai mezzora al traguardo, è tanta roba) hai meno bisogno di misurare. Forse è per questo, tanto per tornare a palla, che si discute così tanto di editoria; se tutto andasse bene, saremmo troppo occupati a farla e non troveremmo il tempo di parlarne.

  3. Perfettamente concorde! Mi spingo oltre: cari editori, è vero che le app sono una buona formula per farsi pagare un servizio, ma seguire ogni singola piattaforma ha un costo impensabile anche per un editore medio (e poi che fare? Un app per ogni testata declinata in tutte le piattaforme?). E quindi? Puntare sulle formule indipendenti dal mezzo, in una parola puntare sul web che con le sue evoluzioni è uggi la miglior applicazione sul mercato e realizzare versioni mobile, versioni tablet e versioni pc dei propri siti. È un punto di vista, poi è ovvio che molti faranno app e cercheranno di arrivare su tutte le piattaforme, il rischio è quello spigato bene in questo post: trovarsi ad inseguire…

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