Oggi workshop della School of Management del Politecnico e CEFRIEL su “Editoria periodica che va sul digitale”; il tema affrontato è la nuova opportunità di smartphone e tablet, la seconda grande rivoluzione dopo quella del web. Una rivoluzione che emette i primi vagiti (pochissimi i device in circolazione, in confronto all’estensione dell’utiizzo del web).
Riusciranno i nostri eroi (gli editori) a sfruttarla per rilanciare il proprio ruolo nel lungo termine, dopo che il web l’ha così duramente minacciato e messo alla prova?
Numerose le esperienze precedenti, i grandi gruppi ma anche le realtà più piccole; nutrita la rappresentanza ANES, che ha partecipato attivamente al dibattito.
Difficile trarre conclusioni perché appunto la rivoluzione è ancora in divenire; occorre però mobilitarsi. Risulta che molti editori hanno fatto poco o nulla sul web, e tra quelli che hanno fatto, pochi hanno fatto bene. Certo che è velleitario dire grandi cose sul destino della casa (sta morendo? non sta morendo?) quando al momento di rimboccarsi le maniche non si è pronti a scendere in campo.
Oggi Murdoch ha presentato The Daily: l’editoria solo digitale (al momento solo su iPad) è diventata realtà.
Si parla di un investimento da 30 milioni di dollari e una redazione di 100 giornalisti per produrre il quotidiano che all’utente costa 99 centesimi di dollaro al giorno o 39.99 dollari all’anno.
Al solito Murdoch non è preoccupato del paywall che già con il Times ha dato risultati positivi, anzi è convinto che molti degli attuali 15 milioni di possessori del tablet Apple pagheranno per accedere al quotidiano.
Only time will tell.
Sarà la mia googlemania ma penso che Google One Pass abbia sintetizzato meglio degli altri il futuro dell’editoria. E’ come se avesse tolto il guscio, il contenitore; nello stesso tempo si propone come risorsa per i vecchi modelli editoriali. Per cui lo vedo il migliore ponte attualmente tra il passato e il futuro dell’editoria. http://www.google.com/intl/it_ALL/landing/onepass/